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Plastica al bando: la proposta tutta italiana per bicchieri e palloncini

La Direttiva europea 2019/904 mette al bando la produzione di cannucce di plastica, posate e piatti entro il 2021 ma l’Italia ha deciso di fare un passo in più aggiungendo anche palloncini e bicchieri.

Dal 3 luglio 2021, ai sensi della Direttiva 2019/904, non potranno essere più immessi sul mercato europeo i seguenti prodotti in plastica:

  • bastoncini cotonati (eccetto quelli utilizzati a fini medici);
  • posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette);
  • piatti;
  • cannucce, tranne quelle impiegate a fini medici;
  • agitatori per bevande;
  • aste da attaccare a sostegno dei palloncini, tranne i palloncini per uso industriale o professionale;
  • contenitori per alimenti in polistirene espanso, ossia recipienti quali scatole con o senza coperchio, usati per alimenti pronti per il consumo immediato (compresi i contenitori per alimenti tipo fast food o per altri pasti pronti per il consumo immediato, a eccezione di contenitori per bevande, piatti, pacchetti e involucri contenenti alimenti);
  • contenitori per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi;
  • tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi.

Ma l’Italia si fa ancora più virtuosa aggiungendo all’elenco bicchieri e palloncini.

La proposta nasce dall’associazione ambientalista Marevivo con la campagna “Anche la plastica usa e getta è un virus che soffoca il Pianeta”, che ha appunto avanzato la richiesta ad alcuni parlamentari di estendere il divieto anche ai bicchieri e ai palloncini comunemente utilizzati durante le feste per i bambini.

Considerato che solamente in Italia vengono consumati in un anno tra i 6 e i 7 miliardi di bicchieri di plastica monouso, che nel mondo i bicchieri rappresentano circa il 20% dei rifiuti rinvenuti nei mari e che i palloncini si collocano al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per tartarughe, foche e uccelli marini, si tratta di un importante passo verso un ambiente più pulito e sostenibile per le future generazioni.

L’emendamento è stato approvato in commissione Affari europei e in commissione Ambiente in Senato e inserito nel disegno di legge che passerà ora alle Camere per il voto.

Raffaella Giugni, responsabile delle relazioni istituzionali di Marevivo, dichiara di essere molto soddisfatta “di questo primo passo importante: i numeri legati al consumo dimostrano quanto sia importante sostituire questi prodotti con alternative riutilizzabili. È necessario cambiare le nostre abitudini se vogliamo tutelare il Pianeta”.

Lo stesso Ministro dell’Ambiente Sergio Costa si dice favorevole all’iniziativa “grazie al grande lavoro che sta svolgendo il Parlamento, l’Italia è l’unico paese a recepire la direttiva europea sul divieto dell’usa e getta estendendolo anche ai bicchieri e ai palloncini”. Per la conferma definitiva dovremo attendere ancora qualche settimana ma le premesse sono decisamente buone.

Il bando della plastica è un tema particolarmente sentito, tanto che neppure l’emergenza sanitaria legata al Covid ha fatto cambiare idea alla Commissione Europea che nega la richiesta avanzata dall’Associazione Europea dei Convertitori Plastici di prorogare di almeno un anno le scadenze previste dalla Direttiva in relazione al fatto che l’epidemia starebbe mostrando “come le materie plastiche non siano facilmente sostituibili, in particolare per mantenere le stesse proprietà igieniche a tutela dei consumatori”.

La risposta negativa della Commissione si basa soprattutto sull’inconsistenza della richiesta avanzata, considerando che la Direttiva non si applica a prodotti monouso impiegati in ambito sanitario e medicale come guanti, mascherine, abiti, etc.

Insomma, avanti con la tutela del nostro Pianeta!

E. Landini