La Fondazione Teatro alla Scala ogni tre anni, con possibilità di proroga per un ulteriore anno, ha necessità di individuare un soggetto idoneo cui affidare il Servizio di facchinaggio e trasporti interni tra le varie sedi della Fondazione stessa, inclusa la fornitura di autoveicoli commerciali a noleggio, attrezzi e/o materiali che consentano una migliore razionalizzazione del lavoro, entrambi come servizio a richiesta e a consumo.
In verità in precedenza la Fondazione aveva optato per il solo Servizio di facchinaggio, senza quindi i trasporti interni, ma si è resa conto che i due servizi sono integrabili fra loro, con potenziali economie generalizzate, oltre che considerarli vitali, quanto gli artisti, per garantire il Programma del Teatro alla Scala.
Servizi indispensabili per gestire il materiale ad uso scenico
Detti servizi sono utilizzati per la movimentazione di qualsiasi tipo di materiale ad uso scenico, con varie tipologie di interventi: * carico e scarico di materiali dal mezzo di trasporto alla sede designata dalla Fondazione, e viceversa; * spostamento di materiali tra i locali in Teatro e magazzini della Fondazione anche in occasione di eventi vari (sedie, tavoli per conferenze, presentazioni); * supporto ai tecnici di palcoscenico al carico/scarico da/su mezzo di trasporto di scene dal palcoscenico allo stivaggio nei magazzini designati …
… * trasporto di materiali con specifici automezzi, trasferimenti e spostamenti di elementi scenografici, elementi di illuminotecnica, elementi di sartoria e comunque tutto ciò che riguarda gli allestimenti scenici all’interno del Teatro, fra le varie sedi della Fondazione e fra queste ultime e le sedi di esecuzione di prove e spettacoli decisi dalla Fondazione nell’ambito della propria attività; * trasferimenti e spostamenti di beni mobili nei locali della fondazione, in tutti i luoghi comunicati da Fondazione ricadenti nell’Area Metropolitana della Città di Milano; * ogni altro servizio di non particolare complessità e che riguarda lo spostamento – carico / scarico di materiale vario che rientri o possa rientrare nelle funzioni istituzionali della Fondazione.
La flessibilità deve essere parte integrante di detti servizi
Poiché la Fondazione procede ad approntare un Programma mensile di massima, con facoltà di rimodularlo in modalità unilaterale per le attività giornaliere, senza peraltro alcuna maggiorazione di costo a suo carico, il soggetto individuato dovrà garantire assoluta flessibilità, in qualsiasi giorno della settimana, compresa la domenica ed i giorni festivi, sia in orario diurno sia di orario notturno, con anche un preavviso minimo di sole 8 ore lavorative in caso di urgenza e/o di emergenza, dove il Programma deve essere sempre rispettato.
Il tutto con un Responsabile della commessa/servizio che svolga il ruolo di unico interlocutore nei confronti della Fondazione, coadiuvato da vari collaboratori che avranno il (necessario) ruolo di supervisori, per la gestione / risoluzione delle problematiche tecnico-commerciali derivanti dalle obbligazioni del contratto.
I servizi sono semplici ma non di meno importantissimi
Immaginiamo che in una determinata serata con un Opera lirica in Programma si manifestino problemi sulla movimentazione dei materiali scenici o il sipario non si apra / chiuda nei momenti opportuni; non è una “stecca” del soprano o del tenore di turno, ma sempre “stecca” si tratta, con un ricordo non positivo dello spettatore, il quale applaudirà calorosamente per le performances degli artisti ma, giocoforza, si ricorderà anche del malaugurato intoppo, oggetto poi sicuramente di rilancio mediatico di cui meglio farne a meno.
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