Informazioni generali

Saldatura: l’arte dell’unione

La saldatura consiste nell’unione di due giunti mediante la loro fusione o mediante l’uso di materiale d’apporto. Procedimento dalle origini antiche, ne esistono differenti tipologie, ciascuna con i suoi punti di forza e di debolezza.

Un po’ di storia…

Il processo della saldatura ha origini lontane: già nel Medioevo si usava unire parti in ferro sottoponendole alle elevate temperature della forgia e ai colpi del martello per rendere la saldatura omogenea.

Fu però solo nel 1901 con l’invenzione della saldatura ossiacetilenica che fu possibile raggiungere risultati con caratteristiche omogenee e riproducibili. Grazie alla combustione dell’acetilene con ossigeno puro, questa tipologia di saldatura permetteva di raggiungere temperature sufficientemente elevate da non rendere più necessaria la successiva operazione di martellatura per unire le parti, a vantaggio della ripetibilità del procedimento.

Fu quindi a partire dall’inizio del XX secolo che si svilupparono i processi di saldatura come la conosciamo oggi.

Le tipologie di saldatura

Ai giorni nostri esistono sostanzialmente tre principali tipologie di saldatura:

  • la saldatura a elettrodo;
  • la saldatura a filo continuo (o MIG/MAG);
  • la saldatura a TIG.

La saldatura a elettrodo nacque agli inizi del XX secolo con lo sviluppo di generatori elettrici potenti a sufficienza per generare un arco in grado di fondere il ferro. Oggi è la tipologia di saldatura più utilizzata, grazie ai costi contenuti dell’attrezzatura, e viene effettuata mediante l’uso di una saldatrice cui è collegata una pinza che sostiene, a sua volta, un elettrodo. Attraverso questi, regolando l’amperaggio dell’attrezzatura, è possibile far scoccare un arco di corrente in grado di fondere il materiale d’apporto rappresentato dallo stesso elettrodo e creando così il cordone di saldatura.

I primi studi sulla saldatura a filo continuo risalgono, invece, alla Seconda Guerra Mondiale, quando sorse l’esigenza di realizzare saldature di buona qualità ed elevata produttività. Nella saldatura a filo continuo, il processo di saldatura avviene attraverso un filo che, passando attraverso la torcia della saldatrice, fonde creando il materiale d’apporto. Il vantaggio della saldatura a filo consiste nella maggior precisione della saldatura rispetto alla saldatura a elettrodo, sebbene i costi, sia dell’attrezzatura che del filo, risultano più elevati.

Tra tutte, la saldatura a TIG è quella più precisa e che permette risultati esteticamente gradevoli e puliti. Il processo venne sviluppato negli anni ’50, quando si rese necessaria una produttività e una ripetibilità ancora maggiori rispetto a quelle dei procedimenti a elettrodo rivestito.

Come per la saldatura MIG/MAG si richiede una saldatrice, una torcia, il materiale d’apporto e il gas inerte. La saldatura a TIG è caratteristica per il classico cordoncino a moneta: il cordone che si forma sembra, infatti, costituito da tante piccole monete sovrapposte. Una saldatura a TIG pulita e precisa richiede, però, molta pratica e manualità.

Tra le saldature di ultima generazione si citano i procedimenti a energia concentrata (electron beam e laser) e la saldatura per diffusione, ad oggi in corso di studio, mediante la quale i pezzi vengono sottoposti a pressione a una temperatura sufficientemente elevata affinché gli atomi del reticolo cristallino diffondano attraverso la superficie di separazione dei pezzi stessi.

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