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Il codice delle comunicazioni elettroniche: le novità del D.L. N. 77

Proprio negli ultimi giorni il Codice delle Comunicazioni Elettroniche (D. Lgs. 259/2003) è stato oggetto di alcune modifiche con l’approvazione del D.L. 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla L. 29 luglio 2021, n. 108.

Ecco le novità del momento!

Il Codice delle Comunicazioni Elettroniche

L’utilizzo ormai frequente delle tecnologie nell’ultimo ventennio ha reso necessaria l’approvazione di un piano regolamentare del settore delle telecomunicazioni armonizzando tutte le reti di trasmissione ed i servizi correlati in un unico quadro normativo.

In particolare, il nuovo Codice è l’attestazione di un ulteriore passo in avanti da parte dell’Unione Europea, che già si era palesato con l’Agenda digitale europea del 2010.

Gli aggiornamenti

Il 24 dicembre sono entrate in vigore nuove modifiche al Codice delle Comunicazioni Elettroniche grazie al recepimento della Direttiva (UE) 2018/1972. L’obbiettivo è quello di uniformare in un unico atto normativo tutte le modifiche legislative attuate nel corso degli anni senza però intervenire sulla regolamentazione relativa alle reti e ai servizi di comunicazione elettronica ad uso privato.

In particolare, il decreto è intervenuto sui primi 98 articoli del vigente decreto legislativo toccando i seguenti punti:

  • diritto alla trasparenza;
  • durata dei contratti e diritto di recesso dei consumatori;
  • il potere sanzionatorio di AGCOM;
  • la fibra ottica.

In primis, i nuovi accorgimenti relativi al diritto alla trasparenza permettono di realizzare un mercato realmente concorrenziale rispetto ai beni e ai servizi offerti ai consumatori finali.

Per quanto riguarda il secondo punto, le nuove modifiche intendono realizzare una disciplina specifica relativa alla durata dei contratti e al diritto di recesso. In sintesi, sembrerebbe che si voglia predisporre un periodo contrattuale minimo di 24 mesi con la possibilità di recedervi solo una volta trascorsi 12 mesi dalla firma del contratto.

Tale intervento include anche i contratti che prevedono meccanismi di dilazione del pagamento di alcuni importi relativi all’acquisto di prodotti (quali telefoni o smartphone) o servizi (quali l’attivazione e la configurazione della linea e/o dei dispositivi, l’assistenza tecnica, etc.) che vengono offerti congiuntamente al servizio principale, estendendo di fatto tale limite temporale, senza distinzione, anche alla durata del piano rateale eventualmente scelto dal consumatore, sia per i prodotti che per i servizi.

Da segnalare anche un’altra importante novità che riguarda AGCOM a cui viene incrementato il potere sanzionatorio. L’Autorità Garante per le Comunicazioni, infatti, potrà da questo momento in poi sanzionare gli operatori da un minimo di 240 mila euro ad un massimo di 5 milioni di euro nel caso in cui i provider violino le diffide e gli ordini dell’Autorità stessa.

Infine, il nuovo Codice prevede dei limiti per i lavori di cablaggio della fibra ottica. In particolare, non sarà più possibile bloccare i lavori di cablaggio della fibra in condomini e zone residenziali. L’obbiettivo principale è ovviamente quello di accelerare l’utilizzo della fibra ottica evitando rallentamenti burocratici ed ostacoli da parte di privati ed enti di vario tipo.

Lo scopo è fornire a tutti i cittadini europei la migliore connessione internet possibile, per una partecipazione piena ed attiva alla società e all’economia digitale.

Note:

https://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/nuovo-codice-comunicazioni-elettroniche-cosa-cambia-per-i-diritti-dei-consumatori/

E. De Vecchi