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Euro 2020: molto più di un trionfo calcistico

Il trionfo della nazionale italiana di calcio all’ultima edizione degli Europei, oltre a far entusiasmare e riversare nelle piazze milioni di tifosi, potrebbe serbare effetti positivi anche per quella parte della popolazione meno appassionata a questo sport, interessata però alle sorti economiche del Paese.

Una questione di Brand Identity

Il motivo è così riassumibile. Diversi economisti sono concordi nel ritenere che a trarre beneficio dalla travolgente cavalcata degli azzurri a Londra sarà non solo il mondo dello sport ma, insieme, anche l’economia italiana nel suo complesso. Si tratta, è vero, di semplici previsioni, ma esse si fondano sul postulato secondo il quale ogni impresa sportiva che si rispetti accresce notevolmente il prestigio e l’immagine di uno Stato. Essa, come sottolineato da Simona Caricasulo, docente di economia aziendale alla Luiss di Roma, “rafforza sicuramente la brand identity dell’Italia” *, specialmente sui mercati esteri, maggiormente invogliati a propendere per beni e servizi Made in Italy.

Stime di crescita e settori interessati

A corroborare quanto appena detto intervengono, come spesso accade, i numeri. Secondo Coldiretti, la principale associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, il primo posto nella competizione continentale potrebbe valere, da solo, lo 0,6% o lo 0,7% del Prodotto Interno Lordo. Un impatto positivo di rilievo, stimato all’incirca in 12 miliardi di euro, fondamentali per risanare, soprattutto in questa fase, le casse dello Stato. A questo si unisce la crescita dell’export, la quale farebbe segnare un più 10%. I settori maggiormente raggiunti da questa inaspettata ventata di fiducia sarebbero quelli che già rivestono un ruolo cruciale per la nostra economia. Facciamo riferimento al comparto della moda e dell’alimentare, all’industria vinicola e al mondo dell’arredamento. L’impulso maggiore, tuttavia, arriverebbe comunque dal turismo, da sempre la nostra vera miniera d’oro. A tal proposito, l’Unione delle Camere di Commercio prevede, tra il mese di luglio e quello di agosto, situazione pandemica permettendo, un aumento del numero dei visitatori esteri di circa il 32%. Una boccata d’aria pura per un settore devastato nel corso dell’ultimo anno e mezzo.

Il precedente storico

Volgendo brevemente lo sguardo al passato, alla ricerca di precedenti, un segnale di ottimismo in tal senso lo si può cogliere analizzando quanto accaduto l’anno seguente la finale di Berlino del 2006, vinta dall’Italia di Lippi. Sempre secondo la Coldiretti, infatti, con la conquista del Campionato del mondo “l’economia nazionale è cresciuta in modo sostenuto con un aumento record del 4,1% a valori correnti mentre il numero dei disoccupati è diminuito del 10%” **.

Ad ogni modo, il paragone con Germania 2006 non deve trarre in inganno. In particolare, è opportuno separare la crescita economica derivante dall’allentamento delle restrizioni varate per fronteggiare l’emergenza pandemica da quella legata alla vittoria di una competizione calcistica.

Fonti:

Francesco Di Raimondo