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La plastica nel make-up: il prezzo della nostra bellezza

Rossetti, mascara, fondotinta, ciprie e ombretti nascondono un oscuro segreto: tra gli ingredienti che li compongono c’è anche la plastica. Greenpeace ci insegna a riconoscerla per evitarla.

La plastica c’è, ma non si vede

In uno dei gesti che compiamo quotidianamente si cela un pericolo non solo per la nostra salute ma anche per l’ambiente.

Un’indagine condotta da Greenpeace sui principali trucchi di uso comune come mascara, ciprie, fondotinta, illuminanti, rossetti e lucidalabbra ha rivelato di come, tra gli ingredienti che compongono i prodotti di bellezza delle principali marche, vi sia anche la plastica.

Plastica che si può presentare in forma solida, liquida o semisolida, invisibile agli occhi e non riconoscibile per chi non sa leggere correttamente l’etichetta degli ingredienti.

Dal 1 gennaio 2020 l’Italia ha posto il divieto di commercio di prodotti cosmetici contenenti microplastiche, ma tale divieto si applica solamente ad una ristretta categoria di prodotti come i cosmetici da risciacquo ad azione detergente o esfoliante, ne vengono esclusi i trucchi.

Se pensiamo che da una parte, utilizzando questi prodotti, corriamo il rischio di ingerire o di respirare particelle di plastica con conseguenze negative per la nostra salute e dall’altra contribuiamo all’inquinamento del nostro Pianeta, è quanto mai fondamentale conoscere il problema per evitarlo.

Come facciamo a sapere cosa ci stiamo mettendo sul viso e sulle labbra?

Ce lo dice l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), la denominazione internazionale con cui vengono indicati gli ingredienti di un prodotto cosmetico all’interno dell’etichetta.

Solitamente la lista degli ingredienti è direttamente riportata sull’etichetta applicata alla confezione del prodotto, in caso contrario è possibile ricercare la lista degli ingredienti all’interno del sito dell’azienda o chiedere informazioni direttamente al marchio di riferimento. Solo con la lista in mano, possiamo verificare la presenza di plastica o meno nel prodotto che stiamo utilizzando o che abbiamo intenzione di acquistare.

Ma che cosa dobbiamo cercare?

Gli ingredienti in plastica più comuni distinti per i vari prodotti sono:

  • Mascara
    • Polyvinylpyrrolidone (PVP)
    • Acrylates copolymer
    • Polybutene
    • Polyvinyl alcohol
    • Styrene/acrylates/ammonium
    • methacrylate copolymer

  • Fondotinta
    • Polyvinylpyrrolidone (PVP)
    • Trimethylsiloxysilicate
    • Nylon – 12
    • Polymethyl methacrylate
    • Polymethylsilsesquioxane

  • Cipria
    • Nylon – 12
    • Polymethylsilsesquioxane
    • Trimethylsiloxysilicate
    • Polymethyl methacrylate
    • Vinyl dimethicone/
    • methicone silsesquioxane
    • crosspolymer

  • Illuminanti
    • Nylon – 12
    • Polyethylene
    • Polyvinylpyrrolidone (PVP)
    • Trimethylsiloxysilicate
    • Polymethyl methacrylate

  • Rossetti e lucidalabbra
    • Polyethylene
    • Polybutene
    • Polyvinylpyrrolidone (PVP)
    • Trimethylsiloxysilicate
    • Vinyl dimethicone/methicone silsesquioxane crosspolymer

Tali ingredienti servono per rendere i prodotti più o meno opachi, più o meno viscosi oppure danno al prodotto brillantezza, capacità di abrasione o permettono la formazione di schiuma o di film. Ma qual è il prezzo della nostra bellezza?

Il nostro Pianeta è invaso dalla plastica; le microplastiche sono nell’acqua che beviamo, nell’aria che respiriamo, nei pesci che mangiamo ma anche nel sale e nella frutta che quotidianamente consumiamo. In accordo all’indagine effettuata da Greenpeace, ora sappiamo che la plastica è anche nel make-up che utilizziamo ed il rischio di ingerirla o di respirarla è concreto.

Possiamo evitarlo scegliendo con cura e consapevolezza i prodotti che acquistiamo, fermandoci a leggere attentamente la lista degli ingredienti, per proteggere noi stessi e il Pianeta che abitiamo.

Fonte: “Guida al make-up senza plastica” – Greenpeace

E. Landini