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Lockdown: cosa abbiamo imparato in ottica di una migliore mobilità urbana post Covid

Il periodo di lockdown ha sicuramente influenzato in vario modo, positivo o negativo, persone e aziende. Di certo possiamo trarne molte lezioni, a partire da spunti di riflessione per una migliore mobilità urbana post Covid.

A settembre si è tenuta la settimana europea per la mobilità sostenibile 2020, un’iniziativa della Commissione Europea che propone un fondamentale momento di condivisione e analisi sui temi della mobilità sostenibile.

Lo slogan dell’edizione 2020 è “Emissioni zero, mobilità per tutti”, un richiamo all’obiettivo dichiarato dalla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, di realizzare un’economia climaticamente neutra entro il 2050.

Cosa abbiamo imparato dal lockdown

Con l’occasione dell’evento, è stata realizzata una scheda che propone i dieci insegnamenti che abbiamo potuto trarre dal lockdown per una migliore mobilità urbana:

1. Lo spazio pubblico è prezioso: è più importante che mai gestire le città pensando alle persone, piuttosto che alle auto (parcheggiate o in transito su strade a corsia multipla). Una politica del cambiamento è possibile in tempi relativamente contenuti.

2. Abbiamo dato valore ai lavoratori essenziali, rimasti dietro le quinte finora, come, ad esempio, i lavoratori che operano nel settore del trasporto pubblico e tutti coloro che contribuisco alla nostra mobilità. Dal momento che la capacità dei mezzi di trasporto è stata ridotta, è importante dare la priorità a quelle persone che più ne hanno bisogno. Ma dobbiamo anche ridare fiducia al trasporto pubblico, fondamentale per una mobilità sicura e sostenibile.

3. Ciò che era invisibile è diventato visibile: i livelli di inquinamento acustico e atmosferico provocati dagli spostamenti quotidiani si sono sensibilmente ridotti a livelli senza precedenti. La popolazione europea ha vissuto in un ambiente meno rumoroso e più pulito per un certo periodo ed ha espresso il desiderio che le cose non cambino. Che cosa possiamo fare per mantenere, almeno in parte, questa condizione?

4. Il nostro mondo si stava muovendo troppo velocemente, ma non c’è alcuna necessità di correre; rallentiamo stabilendo limiti di velocità a 30 km/h o inferiori nelle aree urbane.

5. La salute dei nostri polmoni e uno stile di vita attivo non sono mai stati tanto importanti come ora; dai primi studi emerge che l’inquinamento e l’obesità aumentano significativamente i rischi per la salute derivanti dal Covid-19. E’ quindi necessario trovare soluzioni sempre più efficaci per far sì che le persone possano andare a piedi o in bicicletta in tutta sicurezza nelle città. Ciascuno di noi dovrebbe fare uno sforzo per mantenersi in forma e praticare sport; non a caso gli accessori da palestra si sono presto esauriti in molti negozi ma teniamo presente che il miglior esercizio che possiamo fare con il minor sforzo è andare a piedi o in bicicletta anziché prendere l’auto.

6. Lavorare da casa è diventato possibile, se non la normalità, per molte persone; lo smartworking riduce i livelli del traffico pendolare congestionato e inquinante. Allo stesso tempo, però, alcuni lavoratori hanno necessità di recarsi al proprio posto di lavoro. Quindi i datori di lavoro ed i tecnici esperti di mobilità devono collaborare e lavorare insieme per trovare soluzioni che possano garantire una riduzione dei rischi per i lavoratori che hanno necessità di spostarsi.

7. I genitori che accompagnano i figli a scuola in macchina rappresentano un importante contributo alla congestione del traffico, mettendo a rischio, oltretutto, la sicurezza di coloro che si recano a scuola in bici o a piedi. La percezione dell’aumento del rischio comporta di conseguenza la scelta da parte di questi ultimi di utilizzare a loro volta l’auto, creando così un circolo vizioso. Le lezioni online possono rappresentare una soluzione per ridurre l’impatto del traffico, ma è necessario trovare soluzioni più sostenibili per portare i bambini a scuola.

8. Gli strumenti digitali sono fondamentali per un uso efficiente dei sistemi di trasporto, ma devono funzionare per tutti. Da molti anni gli esperti di mobilità parlano di MaaS (Mobility as a Service) per promuovere uno stile di vita multimodale. Le applicazioni che forniscono informazioni in tempo reale sulle condizioni del traffico e sulla possibilità di scelta di strade meno congestionate possono rappresentare un utile strumento. L’alfabetizzazione digitale e l’accessibilità sono indispensabili per ottenere la massima efficienza da questi strumenti.

9. Gli acquisti online hanno rappresentato una delle soluzioni durante il lockdown, ma per quanto riguarda le consegne? Ricordiamoci il potenziale delle biciclette per portare la logistica a zero emissioni più vicina!

10. Alcuni gruppi di persone sono di più vulnerabili di altri, costruiamo le città con sistemi di trasporto senza barriere, perché una città accessibile ad una persona su sedia a rotelle è una città accessibile a tutti.

Fonte: European Mobility Week

E. Landini