Informazioni generali

Soddisfare la “domanda” rispetto alle competenze

Per soddisfare la “domanda” rispetto alle competenze richieste dal mercato spesso non sono sufficienti le risorse presenti in un’azienda e comunque molte volte antieconomico averle in staff come propri dipendenti.

Necessita allora avere a propria disposizione o fornitori con tali competenze o, meglio, essere in contatto con professionisti che operano nelle attività in cui si è carenti, da utilizzare di volta in volta per le specifiche opportunità e/o necessità, con costi dedicati non fissi e definendo un team idoneo al bisogno / desiderata.

Il professionista e la rete di cui fa parte

Ogni professionista ha nel tempo generato ed ampliato una propria rete di conoscenze sia personali che lavorative, la quale si presenta come “rete chiusa” dove, per trovare nuove opportunità, è necessario continuare ad ampliarla in modo sempre più significativo; detta rete ha poi una propria valenza solo per le competenze offerte dal professionista stesso, senza poter essere utilizzate per una “domanda” non coerente.

Se il concetto viene però ampliato a più professionisti e quindi a più “reti chiuse”, allora risulta evidente che la nuova rete si presenta, pur se con alcuni contatti sovrapposti, ben più ampia e con possibilità di recuperare su altre “reti chiuse” la “domanda” coerente alle singole competenze e, in contempo, permettere ad altre competenze di recuperare “domanda” sulla propria “rete chiusa”; nasce così un network di professionisti.

La filosofia del network di professionisti

La filosofia di base del network di professionisti, aggregati attorno ad una associazione, ad una comunità o ad aziende specializzate, è quindi dare concretezza ad un punto di incontro e conoscenza, oltre che elemento di unione di forze e competenze rese disponibili alle aziende potenzialmente interessate; l’elemento che accomuna sono proprio le aziende che ogni singolo professionista vede come fonte della “domanda, cioè di assistenza specializzata in ambiti diversi coperti in minima parte dallo stesso ma coperti in toto – o quasi – sui temi progettuali che man mano vengono proposti in una visione multidisciplinare e a copertura globale.

La “domanda” crea il team e non viceversa

In sintesi, è molto meglio costruire il team per soddisfare la “domanda”, soprattutto se non continuativa, creandolo appositamente sia con risorse interne all’azienda, se esistenti, sia con risorse esterne, appunto professionisti con le competenze idonee, da non recuperare ad uno ad uno con notevole dispendio di tempo ma contattando chi ha già aggregato i professionisti in un network ove sono presenti le varie competenze.

Un esempio in tal senso sono i bandi gara emessi dal “Public Sector”, mai uguali, sempre distintivi, con una “domanda” disomogenea, in date non preventivabili, con carichi di lavoro asincroni rispetto all’ordinario, con una elaborazione che richiede competenze formali, tecniche ed economiche non sempre presenti in azienda; niente di meglio allora che affidarsi ad un soggetto terzo che assecondi la “domanda” creando il team idoneo.

Business & Organization Manager

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Luca Tognoni

Business & Organization Manager

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