Informazioni generali

L’accesso agli atti nei bandi di gara e l’eventuale opposizione

Nell’iter procedurale inerente i bandi gara è prevista da parte degli Enti la proposta di aggiudicazione al concorrente primo in graduatoria che, quando resa nota, permette di richiedere l’accesso agli atti agli altri concorrenti; se ciò accade sono possibili varie azioni, da valutare con il proprio ufficio legale, tra cui una formale opposizione sulla base delle possibili carenze formali delle richieste pervenute, tra cui la loro presentazione prima dell’aggiudicazione definitiva, dove trova sempre applicazione l’obbligo di differimento.

Istanza di accesso agli atti “generica”

In ogni caso l’istanza di accesso non può essere “generica”, con motivazioni non specifiche o particolari, in quanto la “legittimazione all’accesso ai documenti amministrativi deve ritenersi consentita a chiunque possa dimostrare che il provvedimento o gli atti endoprocedimentali abbiano dispiegato o siano idonei a dispiegare effetti diretti o indiretti anche nei suoi confronti” essendo necessario che la domanda sia sorretta da “un interesse personale e concreto, serio e non emulativo, a conoscere gli atti già posti in essere e a partecipare alla formazione di quelli successivi”. (*) Cons. Stato, Sez. V, 30 agosto 2013, n. 4321; giurisprudenza costante

Diritto di accesso solo in presenza di interesse

Più in generale se un’istanza di accesso è data dalla volontà di un concorrente di valutare genericamente la possibilità di difendere i propri interessi in eventuale sede giurisdizionale, la stessa merita di essere respinta perché di fatto omette completamente di spiegare come e perché gli atti richiesti possano assumere rilievo nell’ambito di tale (comunque del tutto ipotetica) “sede giurisdizionale”, in quanto soggiace alla rigorosa disamina della posizione legittimante del richiedente, il quale deve dimostrare un proprio e personale interesse (non di terzi e/o non della collettività indifferenziata) a conoscere gli atti e i documenti richiesti.

L’elemento pregiudiziale quale motivo di diniego

Oltre a ciò, mentre può o non può esserci la prova che l’esibizione della documentazione sia utile o necessaria ad un concorrente che ha presentato l’istanza di accesso, l’aggiudicatario può sempre evidenziare che ne ritrarrebbe invece un notevole pregiudizio, in quanto – e soprattutto – l’offerta tecnica si compone di dati, analisi e valutazioni prospettiche elaborati sulla base del proprio know-how sia tecnico che commerciale.

Il diniego può quindi essere motivato dal non rendere disponibili ai propri concorrenti dati peculiari quali, in particolare, l’organizzazione generale, la qualità aziendale dell’impresa e dell’attività da erogare, nonché specifici elementi di pianificazione delle strategie aziendali, nonché informazioni circa il proprio personale, le fonti di approvvigionamento, e – non ultimo – aspetti delle metodologie di realizzazione degli interventi tecnici e/o manutentivi sviluppate dallo stesso aggiudicatario nell’arco degli svariati anni di esperienza nel settore.

Business & Organization Manager

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Luca Tognoni

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