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Gender pay gap: Le novità del momento

Novità in arrivo per il divario retributivo di genere? Sembrerebbe proprio di sì. Il tema, che ha avuto nell’ultimo periodo una rilevante forza mediatica, sembrerebbe avere un ulteriore positivo risvolto.

L’attualità

Ad oggi è stato constatato che il divario retributivo di genere è pari al 12,5%, valore che aumenta per lavori che necessitano di un titolo di laurea e, soprattutto, nel settore privato. Già a partire dallo scorso 23 giugno 2021 sono state apportate modifiche all’art. 46 Codice delle Pari Opportunità che disciplina il rapporto sulla situazione del personale.

La questione, però, non si è conclusa lì. L’obbiettivo è quello di cercare di far rispettare al meglio i principi fondamentali stabiliti nella nostra Costituzione e a livello europeo per garantire l’uguaglianza a livello lavorativo.

Le novità dell’ultimo periodo

Lo scorso 13 ottobre 2021 il Senato ha approvato un nuovo disegno di legge che apporterà importanti modifiche al Codice delle Pari Opportunità. In particolare, la novità principale sarà la seguente: si vuole estendere il numero di aziende tenute a dover compilare un rapporto relativo alla situazione dei dipendenti inserendo, tra gli altri dati, anche informazioni relative alla retribuzione. In particolare, non saranno più le sole società con più di 100 dipendenti, ma anche quelle con più di 50 dipendenti, a dover compilare un rapporto su vari aspetti relativi alla situazione del personale (compresa la retribuzione percepita). Tale rapporto dovrà essere compilato esclusivamente solo in via telematica.

In base al medesimo rapporto, infine, verrà proposta l’istituzione di una Certificazione di pari opportunità, un meccanismo volto a garantire la trasparenza nella comunicazione dei dati sulla parità di genere in azienda e che prevede possibili sanzioni per eventuali inottemperanze.

Come promuovere la volontà di ottenere la Certificazione? Garantire alle aziende uno sgravio contributivo pari all’1% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di 50 mila euro annui per ogni anno di validità della Certificazione.

Ad oggi, mancano solo delle indicazioni precise su come far redigere il rapporto alle aziende con più di 50 dipendenti e sulle modalità di rilascio della Certificazione stessa, ma la sola approvazione del presente disegno di legge apre un nuovo spiraglio per l’appianamento del divario di genere in ambito lavorativo.

Queste le parole della Presidente della Commissione Lavoro Susy Matrisciano: “Si tratta di un risultato cruciale per la vita di tante lavoratrici e lavoratori, ottenuto grazie alla comunità d’intenti con tutte le forze politiche, ma è anche il primo passo verso obbiettivi ancora più ambiziosi”.

Note:

https://www.tgcom24.mediaset.it/politica/lavoro-ok-in-senato-alla-parita-salariale-tra-uomo-e-donna_39984023-202102k.shtml

https://factorial.it/blog/gender-pay-gap-2021/

https://www.studiocataldi.it/articoli/42256-parita-stipendio-uomo-donna.asp

E. De Vecchi