Salute e Benessere

Respinto il ricorso in appello della Monsanto: secondo la Corte Federale era noto il rischio cancerogeno del glifosato

Respinta la richiesta di ricorso in appello della multinazionale dell’agrochimica Monsanto contro la sentenza che la condanna ad un risarcimento milionario nei confronti di un agricoltore ammalatosi di cancro per aver utilizzato per anni un prodotto a base di glifosato.

Nel 2019 Monsanto era stata condannata a versare un contributo milionario ad un agricoltore californiano che, dopo aver utilizzato per anni l’erbicida Roundup a base di glifosato commercializzato dalla stessa multinazionale, aveva sviluppato una particolare forma di cancro.

La causa di Edwin Hardeman contro la Monsanto

La vicenda ha inizio nel 2015 quando all’agricoltore Edwin Hardeman, che per oltre trent’anni aveva utilizzato il Roundup per diserbare i suoi campi, viene diagnosticato un tumore del sistema linfatico, il linfoma non Hodgkin. Nel 2016 l’agricoltore decide di fare causa alla Monsanto. È a marzo 2019 che un tribunale federale individua il glifosato come “fattore sostanziale” dell’insorgenza della malattia e condanna la multinazionale al risarcimento di 80,8 milioni di dollari, importo successivamente ridotto a 25,3 milioni di dollari. Secondo il magistrato di San Francisco Vince Chhabria, infatti, lo sviluppo del tumore che ha colpito Hardeman è correlata al glifosato; a conclusione del processo, lo stesso Chhabria ha dichiarato che “Sulla base delle prove emerse nel corso del processo, la Monsanto merita di essere punita. Le evidenze chiariscono che l’azienda era più preoccupata dalla manipolazione dell’opinione pubblica che dal fatto di rendere sicuro il proprio prodotto”. Non si tratta della prima sentenza pronunciata contro Monsanto, ma la prima ad essere disposta da un tribunale federale.

Monsanto ha fatto ricorso in appello contro tale sentenza ma pochi giorni fa, il 14 maggio, la richiesta è stata respinta da una corte federale a san Francisco poiché “le prove hanno dimostrato che il rischio cancerogeno del glifosato era conoscibile al momento dell’esposizione di Hardeman”.

Quella di Hardeman è solo una tra le numerosissime cause aperte nei confronti della Monsanto; solo negli Stati Uniti le cause intentate sono circa 13.000, di cui circa 90.000 chiuse con un accordo tra le parti. La multinazionale Bayer, oggi proprietaria di Monsanto, ha fatto sapere di aver messo da parte 11 miliardi di dollari per far fronte ai risarcimenti e alle spese legali.

Il glifosato: un prodotto controverso

Da anni è attivo un acceso dibattito sulla pericolosità del glifosato.

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC) già nel 2015 ha inserito il glifosato nell’elenco delle sostanze “probabilmente cancerogene”, mentre ad oggi l’uso della sostanza è ammesso nell’Unione Europea fino al 15/12/2022, con autorizzazione concessa dalla Commissione Europea nel 2017 in relazione alle valutazioni eseguite dall’EFSA (European Food Safety Authority) e dall’ECHA (European Chemical Agency).

E’, invece, di un gruppo di ricercatori delle università di Berkeley e Seattle, assieme alla Icahn School of Medicine di New York, uno studio pubblicato sulla rivista scientifica ScienceDirect che dimostra che l’esposizione al glifosato aumenta in modo sensibile il rischio di sviluppare il linfoma non Hodgkin; si stima un aumento del 41% rispetto al normale l’incidenza del tumore in coloro che utilizzano prodotti contenenti glifosato.

Il linfoma non Hodgkin è un tumore che prende origine dal sistema linfatico, il sistema che ha il ruolo di difendere il nostro organismo dagli agenti esterni e dalle malattie, oltre che di garantire la corretta circolazione dei fluidi. In Italia rappresenta circa il 3% di tutte le neoplasie, sebbene l’incidenza sia in aumento. Nonostante ciò, la mortalità, grazie ai progressi nelle terapie e nella diagnosi precoce, resta stabile.

Attualmente, a livello europeo, è in fase di valutazione da parte della Commissione la domanda presentata nel 2019 dal Gruppo per il Rinnovo del Glifosato per il rinnovo dell’approvazione alla scadenza del periodo di validità che termina alla fine del 2022.

Fonti: Lifegate “Glifosato, un tribunale americano dà nuovamente torto a Monsanto” – www.airc.it / Linfoma non Hodgkin – www.efsa.europa.eu / Glifosato

E. Landini