Informazioni generali

Svezia e Finlandia verso la Nato

L’Alleanza Atlantica

Finlandia e Svezia sembrerebbero pronte ad abbandonare una storica neutralità, che perdura da più di settant’anni. L’accelerazione sarebbe legata alla crescente tensione scaturita a seguito dell’invasione dell’Ucraina, la quale avrebbe portato i due Paesi scandinavi a bussare alle porte della Nato. In breve, l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico – meglio conosciuta come Nato – è un’organizzazione internazionale di carattere regionale, fondata a Washington nel 1949 da dieci Stati europei, tra cui anche l’Italia, e da due Stati nordamericani, Stati Uniti e Canada. Costituita come un’alleanza militare a carattere difensivo, la Nato rappresenta uno strumento di difesa comune in caso di attacco a uno dei Paesi che ne fanno parte. Ad oggi, essa può fare affidamento sulla collaborazione di trenta Paesi. Tra questi, non figura l’Ucraina. In caso contrario, cioè se Kiev ne fosse stata parte, l’attacco di Mosca avrebbe comportato come automatica conseguenza l’allargamento del conflitto anche agli altri Stati membri, per effetto dell’applicazione dell’articolo 5 del Patto Atlantico.

Adesione sempre più probabile

Il pressing per entrare a far parte dell’Alleanza Atlantica è sempre più forte. La sola idea di poter subire un domani quello che sta attualmente subendo, dal 24 febbraio a questa parte, la popolazione ucraina desta sgomento e preoccupazione, ad Helsinki così come a Stoccolma. A questo proposito, lo scorso 13 aprile le premier dei due Paesi, Magdalena Andersson e Sanna Marin, hanno annunciato in maniera formale che l’adesione è ormai sempre più probabile. La Finlandia, in particolar modo, condivide con la Russia un confine di circa 1340 chilometri. Circostanza che, considerato il cambiamento delle relazione intercorrenti tra i due Paesi, lascia presagire un potenziale campanello d’allarme. Secondo il ministro finlandese per gli Affari europei, Tytti Tuppurainen, infatti, “il processo di candidatura dovrebbe essere il più rapido possibile” *. In effetti, le candidature formali potrebbero essere già discusse al prossimo vertice dell’Alleanza Atlantica, in programma a Madrid a fine giugno, e potrebbero rivoluzionare, in caso di esito positivo, l’architettura della sicurezza in Europa.

Stati cuscinetto

Ciò malgrado gli avvertimenti provenienti dal Cremlino non si siano fatti attendere, contrario da sempre al possibile ingresso dei due Paesi scandinavi, come del resto anche dell’Ucraina, nella Nato, stante la preoccupazione di poter perdere gli Stati cuscinetto, ovvero quelli che, storicamente, hanno tenuto separata la Federazione russa dai Paesi facenti parte dell’Alleanza. Tra le prime reazioni russe, rientra senza dubbio l’invio da parte di Mosca di veicoli militari e di uomini a Vyyborg, una città russa al confine con la Finlandia. Concetto rafforzato, inoltre, da Dmitrij Medvedev, vice presidente del consiglio di sicurezza della Russia, il quale ha spiegato che, in caso di ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato, “sarà necessario rafforzare seriamente il gruppo di truppe di terra e il sistema di difesa aerea e schierare consistenti forze navali nel Golfo di Finlandia” **. Molto più di un semplice monito.

Fonti:

Francesco Di Raimondo