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Lotta al fumo: la Nuova Zelanda punta ad azzerare il consumo di sigarette

Con il nuovo Piano antifumo sarà vietato per chi è nato dal 2008 in poi acquistare sigarette o prodotti a base di tabacco. Così facendo, la Nuova Zelanda punta ad eliminare completamente il fumo entro il 2025.

Obiettivo smoke-free

Per tutti coloro che sono nati dal 2008 in poi presto non sarà più possibile acquistare sigarette o prodotti a base di tabacco; ciò varrà non solo fino alla maggiore età, bensì per sempre, per il resto della loro vita.

I dati relativi alle morti per fumo in Nuova Zelanda parlano chiaro e hanno indotto il Ministero della Salute a adottare drastiche misure, non solo per ridurre, ma per eliminare completamente il vizio del fumo.

In Nuova Zelanda, infatti, ogni anno muoiono dalle 4.500 alle 5.000 persone per patologie legate al fumo, pari al 15% dei decessi registrati nel 2019. Si tratta di numeri rilevanti che preoccupano il Governo neozelandese.

Già in passato il Governo, non senza feroci critiche, ha adottato misure importanti per contrastare il fumo, come l’aumento della tassazione sulle sigarette.

Grazie a ciò, nel corso degli anni il numero di fumatori si è sensibilmente ridotto ma solamente tra la popolazione di origine caucasica, scendendo dal 17% del 2006/2007 al 10% del 2019/2020. Rimane tuttavia molto alto tra le popolazioni che abitano le isole minori (circa 18%) e quelle di etnia Maori (quasi il 29%). L’impatto sul Sistema sanitario è rilevante.

Per questo motivo, il Ministero della Salute intende fare della Nuova Zelanda un Paese smoke-free entro il 2025.

Cosa prevede il Piano Antifumo

Il Piano proposto dal Ministero prevede diverse soluzioni:

  • da una parte viene fissata a 18 anni l’età a partire dalla quale sarà permesso acquistare le sigarette; età che sarà man mano incrementata a partire dal 2027, così che i ragazzi nati dal 2008 in poi non avranno mai, di fatto, la possibilità di acquistare sigarette legalmente;
  • dal 2024 verrà ridotto il numero di strutture autorizzate alla vendita di tabacco, passando dalle attuali 8.000 a sole 500;
  • dal 2025 sarà poi permesso vendere solamente prodotti contenenti bassissime quantità di nicotina.

Si tratta al momento solamente di linee guida che verranno tradotte in un disegno di legge che sarà presentato in Parlamento verso metà 2022.

Si tratta di uno degli interventi più massivi al mondo per tentare di arginare un problema che causa migliaia e migliaia di morti. Per capire quanto è grave il danno generato dal fumo, basti pensare che 20 sigarette al giorno sono in grado di ridurre di circa 4,6 anni la vita media di un ragazzo che inizia a fumare a 25 anni; in pratica, per ogni settimana di fumo si perde un giorno di vita.

Il fumo è infatti causa non solo del tumore al polmone ma colpisce anche il cavo orale, l’esofago, il pancreas, il seno, le ovaie, la vescica fino ad essere cause di alcune leucemie. È inoltre causa di malattie respiratorie non neoplastiche, infezioni respiratorie e malattie cardiovascolari.

È chiaro quindi quanto sia importante adottare misure di prevenzione atte a ridurre il più possibile il consumo di sigarette e la Nuova Zelanda è pioniera in questo, con l’obiettivo non solo di ridurre il consumo ma di eliminarlo completamente.

E. Landini